I luoghi e gli spazi di una città ne definiscono, oltreché l’aspetto, l’anima. L’essenza, la sua identità.
È per questo che assistere allo scempio di alcune piazze della nostra città, Manfredonia, provoca sconforto e, a lungo andare e cosa più pericolosa, assuefazione.
Non bisogna abituarcisi. E così, di fronte all’ennesimo degrado di una mattina sul mare, non possiamo esimerci dal chiederci cosa spinga un essere umano a non limitarsi a vivere maleducatamente lo spazio pubblico, ma a spingersi a divellere panchine che probabilmente avevano appena accolto i suoi simili. Dove siederanno domani sera? Dove consumeranno il tempo e la birra?
Prosit.